

La sospensione dei fondi mette a rischio la vita di migliaia di persone: abbiamo bisogno di te
Stiamo affrontando una crisi senza precedenti. La recente decisione del governo degli Stati Uniti di sospendere le attività dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha portato alla interruzione di finanziamenti vitali, mettendo in pericolo progetti umanitari essenziali per la sopravvivenza di migliaia di persone.
È una decisione che colpisce donne, uomini, bambini e bambine già in condizioni disperate e in diverse parti del mondo.
In Paesi come Libano, Iraq e Colombia, siamo già stati costretti a interrompere bruscamente interventi fondamentali per la protezione, l’istruzione, la salute e l’accesso al cibo.
Chi sta pagando il prezzo più alto? Persone già allo stremo. Famiglie costrette a vivere in campi per sfollati. Bambini che hanno perso tutto a causa della guerra, della violenza e della crisi economica. Persone che hanno lasciato le loro case in cerca di rifugio, e ora si trovano di nuovo senza nulla. Oggi sappiamo che nei nostri progetti già oltre 15.770 vite sono in pericolo e la cosa drammatica è che ogni giorno questo numero potrebbe crescere.
Non sono solo numeri! Dietro ogni cifra c’è un volto, una storia, una vita appesa a un filo. Madri che non sanno più come sfamare i propri figli. Bambini privati del diritto all’istruzione. Intere comunità lasciate senza cure mediche.
Nonostante l’incertezza, non possiamo e non vogliamo fermarci. I nostri team continuano a lottare senza sosta per proteggere i più vulnerabili. Ma non possiamo farcela da soli.
Questo è un appello urgente. Abbiamo bisogno di te, adesso.
Ogni gesto conta. Ogni aiuto può fare la differenza. Dona ora per aiutarci a fronteggiare questa emergenza e continuare a proteggere chi ha più bisogno.

LIBANO
Il Libano ospita il più alto numero di rifugiati pro capite al mondo, con 1,5 milioni di siriani e 180.000 palestinesi su meno di 6 milioni di abitanti. Una crisi economica e sociale senza precedenti, aggravata dall’ultimo conflitto, ha lasciato i rifugiati in condizioni disperate: oltre il 90% vive sotto la soglia di povertà. Ora, con il blocco dei finanziamenti, due progetti essenziali sono fermi: 3.700 bambini palestinesi rischiano di abbandonare la scuola e 1.880 bambini siriani e libanesi colpiti dalla guerra resteranno senza protezione e supporto psicologico.

IRAQ
L’Iraq è un Paese segnato da conflitti e crisi sovrapposte: dalla Seconda Guerra del Golfo all’arrivo di rifugiati siriani, fino alla violenza dell’ISIS che ha costretto milioni di persone a fuggire. Oggi, 2,8 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere, ma la sospensione dei finanziamenti ha bloccato interventi essenziali. Uno dei nostri progetti è fermo, lasciando 5.000 bambini sfollati o appena rientrati senza protezione, assistenza legale, supporto psicologico e un aiuto concreto per ricostruire il loro futuro.

COLOMBIA
La Colombia è da anni un Paese segnato da crisi interne e da un flusso costante di migranti venezuelani che fuggono da povertà, violenza e instabilità politica. Oggi, la popolazione venezuelana rappresenta una delle sfide umanitarie più grandi per il Paese e la sospensione dei finanziamenti ha bloccato due progetti cruciali: la chiusura della mensa per migranti dove è stata interrotta la distribuzione quotidiana di pasti a 3.954 persone, di cui 1.784 minori e il progetto di integrazione socioeconomica per la creazione di opportunità di lavoro per i migranti lasciando senza speranza 150 famiglie.
Aiutaci a costruire il Fondo Emergenze con Aziende e Fondazioni!
Insieme possiamo continuare a sostenere i bambini e le bambine
che saranno colpiti dal blocco agli aiuti internazionali.
Se anche la tua azienda vuole farne parte o per maggiori informazioni
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